Jyotish and Devi meditating at Babaji's cave.

Jyotish and Devi meditating at Babaji’s cave.

Di recente siamo andati in pellegrinaggio alla grotta di Babaji. C’erano quarantacinque pellegrini in viaggio, che, con la maggior parte di noi, vedeva questo luogo sacro per la prima volta. E’ stato qui, in questa piccola grotta appartata in mezzo al nulla e in mezzo al tutto, che la nostra discendenza ha preso vita. Da questa piccola grotta, la scienza del Kriya Yoga si è diffusa in tutto il mondo. Fu qui che Lahiri Mahasaya ricevette non solo l’iniziazione al Kriya, ma anche l’ incarico di diffondere di nuovo il Kriya alle masse di anime assetate spiritualmente. L’Autobiografia di uno Yogi riferisce che Babaji gli disse: “Uno scopo profondo risiede dietro al fatto che il nostro incontro, questa volta, non sia avvenuto prima che tu diventassi un uomo sposato, con responsabilità economiche modeste. È necessario che tu metta da parte i pensieri di far parte del nostro gruppo segreto nell ‘Himalaya; la tua vita sta nei mercati affollati e serve come esempio di ideale yogi-capofamiglia ”

Questa era la mia prima opportunità di trascorrere del tempo nell’ Himalaya, anche se ha visitato i miei sogni, le mie meditazioni e i miei quadri a lungo.

La zona intorno a Ranikhet e alla montagnadi Drongiri, fu teatro di molte delle storie del Mahabharata soprattutto sui fratelli Pandava, e vi è una magia spirituale in questa zona. Fu qui che questi grandi guerrieri spirituali trascorsero nascosti un esilio di tredici anni, e dove poi vissero per molti anni prima di lasciare questo mondo. Non c’è da stupirsi che Babaji / Krishna scelse di vivere qui,  nascosto da occhi mondani. Credo che in qualche modo, in vite passate, sono stato collegato sia a questa linea e che a questa zona.

OLtre alla storia e alle sante vibrazioni di questa zona, si sente che anche le montagne stesse sono vive e coscienti. Vi è una benedizione palpabile che calma e rilassa la mente al solo guardarle. Giorno dopo giorno, stando qui, le preoccupazioni si allontanarono, una profonda pace e felicità filtrarono nelle nostre ossa, e le nostre meditazioni si elevarono. Come disse la canzone di Swamiji, “Channels(Canali)”: “Montagne, remote e immobili, suggerite mondi superiori invisibili. Così possono essere le nostre vite: svettanti e serene “.

Ci sono ambienti speciali, a lungo abitati da santi di molti sentieri, che sono utili per gli yogi. Il deserto è santo perché è purificato dalle vibrazioni mondane. L’oceano è spiritualmente edificante per la sua vastità, ed è una buona pratica quella di guardare la linea dell’orizzonte dove l’oceano incontra il cielo. Questo aiuta a risvegliare la supercoscienza.

Ma nessun’ ambiente è così ricercato dai grandi maestri come le montagne, in particolare l’Himalaya. Una delle prime esperienze spirituali profonde di Yogananda fu di vedere i volti degli yogi dell’Himalaya durante una meditazione e poi vederli dissolversi nella luce pura di Dio. La discendenza dell’Ordine degli Swami del Maestro era “Giri”, che significa montagna, ramo, e le case di Swami Kriyananda erano di solito in zone di montagna, dove vasti panorami aiutano ad  espandere la coscienza. Le colline sono dove il suo corpo continuerà a risiedere, nel Moksha Mandir del Crystal Hermitage, ai piedi delle montagne della Sierra Nevada in California.

So che questa non è l’ultima volta che l’Himalaya mi vedrà percorre lentamente la strada verso di loro, né mi aspetto che questa sia la mia ultima visita alla grotta di Babaji. E’ un magnete che ha catturato il mio cuore.

In gioia,
Nayaswami Jyotish

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